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lunedì 30 settembre 2013

La natura di B. (e la nostra)

Ma sul serio glielo lasciamo fare?

Tutto quello che è successo, un istante dopo che è successo, ci è parso inevitabile; e adesso con chi dovremmo prendercela? Con Berlusconi? Ma Berlusconi non poteva che comportarsi così, è la sua natura: come lo scorpione che non può non pizzicare la rana, B. doveva prima o poi affossare questo governo. Potremmo prendercela con Enrico Letta. Ma anche la rana in fondo non poteva che comportarsi così: la sua unica chance era imbarcare lo scorpione e convincersi che sarebbe andato tutto bene. Era il suo ruolo e, per quanto ridicolo, lo ha portato avanti con un certo stile. Letta avrebbe potuto fare più o meno di quello che ha fatto, e tutto questo sarebbe successo ugualmente: lo sapevamo. Magari ignoravamo la goccia che avrebbe sbilanciato i piattini in equilibrio così precario (la sentenza della Cassazione) - ma in coscienza come potevamo sperare che il governo durasse molto di più?

Era nato per cambiare legge elettorale e prendere tempo, in attesa che Berlusconi decadesse o Grillo si sgonfiasse. Grillo si è rigonfiato, Berlusconi sta per decadere, ma ha preso la legge elettorale in ostaggio - e anche questo tutto sommato era abbastanza prevedibile. Nel frattempo il PD avrebbe dovuto prepararsi alla campagna elettorale più difficile, e non è andata così. Lo dico da osservatore parziale, che ha sempre evitato di infilarsi nel coro di chi critica il PD sempre-e-comunque: stavolta possiamo prendercela soltanto con noi stessi. Sapevamo che Berlusconi poteva staccare la spina in qualsiasi momento, e abbiamo perso tempo in una battaglia precongressuale estenuante, alimentando sui quotidiani polemiche inutili, fino alla catastrofe dell'ultima caotica, incomprensibile assemblea del PD. Non potendoci aspettarci lealtà da Berlusconi, o ragionevolezza da Grillo, l'unica cosa che chiedevamo è che il PD reagisse alla batosta rispondendo almeno a un basico istinto di sopravvivenza: tanto più che il candidato ormai c'è, può essere più o meno simpatico ma c'è, e le stesse primarie sarebbero pleonastiche (il che non significa che non possa convenire celebrarle, anche soltanto come cerimonia: però nessun plebiscito ci ha mai fatto poi vincere le elezioni). Niente da fare, a quanto pare: bisognava litigare sulle primarie, sulle convenzioni che nessuno sa cosa siano, sul ruolo del segretario rispetto al ruolo del candidato... intanto domani comincia la campagna elettorale, e il congresso è convocato per dicembre. Berlusconi non ha più niente da perdere e potrebbe persino vincere.

E a questo punto ritorna la vecchia domanda: ma sul serio? Stiamo davvero lasciando che un evasore fiscale milionario si metta a sparare a zero sugli avversari politici attraverso canali televisivi che ha accumulato in plateale violazione delle leggi - finché non le ha lui stesso cambiate? Gli stiamo davvero lasciando la possibilità di raccontare altre bugie a quel quinto di italiani che lo ascolta ancora e che gli è sufficiente per dettare condizioni in parlamento? Che altro deve fare, ancora, Silvio Berlusconi, per convincerci della sua natura di nemico pubblico? Cosa trattiene le istituzioni dal trarre le estreme conseguenze di fatti altrettanto estremi? In Grecia il leader di un partito neonazista è in carcere con l'accusa gravissima di essere il mandante di un assassinio. Berlusconi non è un nazista e non è un violento; in compenso quelle contro di lui non sono semplici accuse: Berlusconi ha corrotto, Berlusconi ha rubato, a Berlusconi non si dovrebbe consentire la libertà di far cadere un governo o addirittura causare la fine di una legislatura. Se questo diritto glielo riconosce in qualche perverso modo la Costituzione, violiamola pure: lo facciamo tutti i giorni quando si tratta di torturare i detenuti comuni o non riconoscere il diritto d'asilo. Inutile prendersela con B., fin tanto che lo lasciamo libero di offenderci: ma perché lo lasciamo libero? Di cosa abbiamo paura? O anche questa disponibilità a lasciarci fottere così, anche questa rientra nella nostra "natura"? Trenta mesi fa, un professore osò scrivere su un quotidiano di sinistra che un'emergenza del genere andava risolta coi carabinieri.

Ciò cui io penso è invece una prova di forza che, con l'autorevolezza e le ragioni inconfutabili che promanano dalla difesa dei capisaldi irrinunciabili del sistema repubblicano, scenda dall'alto, instaura quello che io definirei un normale «stato d'emergenza», si avvale, più che di manifestanti generosi, dei Carabinieri e della Polizia di Stato congela le Camere, sospende tutte le immunità parlamentari, restituisce alla magistratura le sue possibilità e capacità di azione, stabilisce d'autorità nuove regole elettorali, rimuove, risolvendo per sempre il conflitto d'interessi, le cause di affermazione e di sopravvivenza della lobby affaristico-delinquenziale, e avvalendosi anche del prevedibile, anzi prevedibilissimo appoggio europeo, restituisce l'Italia alla sua più profonda vocazione democratica, facendo approdare il paese ad una grande, seria, onesta e, soprattutto, alla pari consultazione elettorale.
Insomma: la democrazia si salva, anche forzandone le regole. Le ultime occasioni per evitare che la storia si ripeta stanno rapidamente sfumando. 

Lo presero per matto - carabinieri e forze di polizia non godono di molto credito presso quel bacino di lettori. E tuttavia Asor Rosa aveva molto semplicemente ragione: contro i ladri non si mandano i generosi manifestanti; contro i ladri e i nemici della salute pubblica uno Stato, se vuole sopravvivere, si difende con la forza. Ma era già tardi, nell'aprile del 2011.

56 commenti:

  1. dopo 150 giorni di angoscia a parlare dei santi e dei combattimenti fra mostri dopati di pacific r im, è tornato Leonardo! liberatorio, vero? adesso lo possiamo dire, credo. questa storia non ti è mai andata giù,sin da quel famoso post sulla good company e la bad company. hai taciuto dopo per disciplina di partito. che poi non si capisce perché nel vostro partito l' unico che dovrebbe avere la disciplina e la gastrite annessa sei tu. comunque il tuo posto è ancora li, la maglia è la solita, vai in campo e piazzane un paio, campione! gasmulo

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  2. il tentativo andava fatto, mandare tutto allo sfascio per tentare di vincere le elezioni, sapendo che il prezzo maggiore lo pagano sempre i poveracci... personalmente, come elettore di sinistra e del pd (le due cose non mi sembrano tantissimo in contraddizione) non l'avrei gradito molto
    ma se i sondaggi danno il pdl o quel che sarà di un filo sotto il pd... dopo quel che ha combinato e combina il miliardario diversamente incensurato, vuol dire che la speranza è davvero poca
    per cui se la scelta sarà tra:
    berlusconi, grillo e renzi... la scelta, per me sarà comunque una sola (anche sòla):
    hasta la victoria siempre, compagno renzi!

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  3. Asor Rosa auspicava un golpe in stile rivoluzione dei garofani.
    Peccato che da noi non ci sia un'élite progressista nelle forze armate e nella polizia.
    A chi lo fai gestire lo stato d'emergenza? A De Gennaro?
    Siamo seri, dai...

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  4. Proporre un colpo di stato per salvare la democrazia è cosa senza dubbio cosa condivisibile, maper realizzare un golpe ci vuole l'appoggio di alcuni capi delle forze armate.
    Fra i vertici delle forze armate ci sono personaggi leali che mai appoggerebbero un colpo di stato, quindi bisogna trovare qualcuno di viscido, di corruttibile, di reazionario e promuoverlo. E una persona reazionaria appoggerebbe mai un colpo di stato della sinistra? Ne dubito. E anche se lo facesse, a golpe finito dubito che se ne andrebbe tranquillo come è venuto.

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  5. riassunto : i vertici della sinistra continuano a farsi infinocchiare da berlusconi dunque l'elettore di sx reagisce chiedendo il golpe . logico
    Matteo Z

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    1. La premessa implicita è che il golpe lo stia facendo Berlusconi, anche da un po'.
      Non è una richiesta da "elettore di sx": ha poco a che vedere con le vicende del Pd, che aveva i suoi motivi per temporeggiare. Da elettore di sx lo capisco, ma da un punto di vista più astratto mi domando perché si consente a una persona di abusare tanto di una posizione di potere che ha raggiunto illegalmente.

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  6. Dato che Berlusconi ha provato a distorcere la nostra democrazia, ecco che l'elettore di sinistra chiede di completare l'opera proponendo lo stato di polizia. Io non temo Berlusconi in sé, temo Berlusconi in te.

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    1. Ma esattamente il golpe consisterebbe nel togliere la fiducia al governo delle larghe intese e nel chiedere di andare al voto? Dovremmo arrestare pure Grillo, già che ci siamo.

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  7. mi sembra di ricordare che pinochet era stato appena promosso da allende perché ritenuto fedele, o quantomeno innocuo.
    ...voi chi avete lì sottomano, adesso? il gen. Speciale? l'amm. Di Paola?

    spero di ricordare male.

    e, caro leonardo, soprattutto spero di averti capito male...

    io ogni caso io sono GIÀ expat, fate pure, fate...

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  8. leonardo, dicci che era tutto uno scherzo...
    una provocazione per dire che se asor rosa dice una cosa del genere (e non stiamo su scherzi a parte) siamo messi davvero male
    cioè, io non sono un'intellettuale, ma una dittatura del proletariato oggi, in italia, la vedo male assai
    di' che scherzavi, ti prego
    hai fatto la battuta, nevvero?

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    1. scrivendo un intellettuale con l'apostrofo si capisce che non so' proprio un intellettuale...
      sì, lo so: esse' ignoranti è una cosa, ma io me n'approfitto

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    2. Niente dittatura del proletariato, si tratta di impedire a una singola persona di attentare alla democrazia.
      Magari i poliziotti non mi stanno simpatici, ma se mi trovo i ladri in casa non è che convoco una manifestazione.

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  9. Guarda Leonardo, io ti ho letto per davvero tanto tempo.
    Però questo articolo non lo capisco proprio... perché devi propugnare una cosa del genere? Non hai avuto mai altrettanta veemenza nel chiedere ai vertici del PD di comportarsi in maniera decente.

    Hai ragione su un punto: le cose non potevano che andare così.
    Però questo era il segreto di pulcinella. Grillo non sarà affidabile (ma almeno è coerente) ma Berlusconi neanche. Che nel PD si fosse attivato un meccanismo preesistente perché non cambiasse nulla nella politica italiana si è capito quando hanno trombato Bersani segando la candidatura Prodi.

    Quell'evento è stato (ed è) la cosa più importante di questa legislatura. Può essere letto solo in un modo: ossia che esiste dentro al partito che dovrebbe rappresentare l'opposizione al PDL, un gruppo molto nutrito (probabilmente attorno al 30%) di dirigenti/deputati/senatori che è invece alleato strategico (il sospetto che ci siano in mezzo tanti soldi viene) del PDL. E il PDL, se c'è ancora qualcuno che nutriva dubbi, è Berlusconi.

    Questa cosa a me è chiara da ormai molto tempo. Mi chiedo per chi non sia ancora chiara. Il fatto che nel PD si sia assorbito così, in maniera quasi indolore, questo tradimento epocale, mi lascia esterrefatto.

    Purtroppo non è Berlusconi, che dovrebbe essere essere portato via dai carabinieri. Non è lui il problema. Con un altro partito (uno qualsiasi, verrebbe da dire) al posto del PD, Berlusconi non sarebbe mai stato un vero problema.

    Andrea Kimboz

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    1. Quoto.
      Il problema grosso è che esiste una parte del PD che ha come obiettivo strategico la creazione di un partito di centro, com'era la vecchia DC, e per quest'obiettivo è disposta a qualunque compromesso, anche allearsi in maniera suicida con un partito di destra. Per loro le larghe intese sono un'ottima cosa, certo sarebbe stato bello farle solo con Scelta Civica, ma alla fine se dentro ci sono gli amici del PD+L non è che sia poi così male.

      Questo a me era apparso chiarissimo in un comizio fatto un un festival dell'Unita' in un paesino sperduto in val di Susa in cui un senatore PD difendeva a spada tratta l'idea di fare le riforme istituzionali con il comitato di saggi, prima della legge elettorale spiegando che era bellissima la convergenza istituzionale e le larghe intese. Sembrava dalle sue parole che l'alleanza PDL/PD fosse una cosa naturalissima...

      Se il PD fosse stato un partito diverso, il problema B. si sarebbe risolto già da un pezzo.

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    2. " una parte del PD che ha come obiettivo strategico la creazione di un partito di centro, com'era la vecchia DC"
      sbagliato, una parte del PD ha come obiettivo strategico il mantenimento del potere e la lottizzazione delle cariche pubbliche , non è detto che questa parte sia composta da ex o neo democristiani ( vedi D'Alema e i suoi fedelissimi come la Lorenzetti )
      Matteo Z

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    3. Ci sarà anche una frangia centrista nel Pd che rifugge da qualsiasi evidenza elettorale, e magari ne è espressione proprio Enrico Letta: la cosa non mi scandalizza più di tanto, mi ricordo quando Fioroni parlava di cooptare elementi del PdL ed era ancora l'agosto 2012. Continuano a pensare che al centro ci sia uno spazio di manovra che non c'è, sono programmati per provarci esattamente come B. è programmato per fottere il prossimo.

      Premesso questo, in primavera temporeggiare mi sembrava una scelta obbligata, e metterci un centrista era la cosa più ovvia: superfluo notare che Bersani non intendeva prestarsi. Però temporeggiare ovviamente non bastava, bisognava organizzarsi ed è qui che qualcosa non ha funzionato.

      Cioè magari il problema fossero i democristiani del Pd: loro almeno hanno obiettivi e sono disposti a negoziare. Il caos dell'ultima assemblea non dipende da loro.

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    4. Secondo te chi sono i 101 franchi tiratori che hanno segato Bersani e Prodi? E a che pro?

      La mia tesi è che ci sia stata una buona parte (chiamarla frangia evoca una piccola frazione, ma non la rende più piccola in automatico) di persone nel PD che si riconoscono in Letta (e Violante, Epifani, Napolitano, Franceschini, Esposito, ...) e che si è giocata una partita rischiosa ma calcolatissima per un pò di mesi, convincendo i loro amici "colombe" del PDL a mollare B.

      Ora che il piano di espugnare il PD sembra aver funzionato stanno venendo alla luce. La giornata di oggi ne è la riprova.

      Andrea Kimboz

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  10. in questi ultimi mesi stiamo assistendo ad un riassunto della storia politica italiana degli ultimi 20 anni

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  11. Da quel che capisco, Berlusconi alle prossime elezioni non dovrebbe potersi presentare (dovrebbe essere incandidabile per la stessa legge che ora dovrebbe determinarne la decadenza da senatore).
    Per poterlo fare dovrebbe vincere un qualche tipo di procedimento giudiziario; ma i processi non li si vince con cavilli, rinvii, e quant'altro i suoi avvocati di fiducia sono allenati a propinare.
    Per vincere le lezioni, dunque, dovrebbe farlo tramite prestanome; e, per quanto male si possa dire e pensare dell'elettore medio italiota: siamo davvero sicuri che il prestanome vincerebbe?, ersatzberlusca per ersatzberlusca, davvero l'elettore medio italiota preferirebbe il prestanome al berluschino excomunista?

    Poi c'è questa abitudine di incolpare il Porcellum di ogni male; eppure tutti dicono che il punto chiave della nuova legge elettorale dovrebbe essere la stabilità, ossia, allo stato attuale, permettere ad un 25% di persone di prendersi il 50 e passa % dei seggi, ossia permettere che venga perpetrata una truffa antidemocratica peggiore di quella attuata dal Porcellum (che si limita a farlo solo alla Camera).

    Resterebbe pure la domanda: a chi/cosa servirebbe una vittoria dell'affittaponti democristobamiano?, alla sinistra?, al rilancio dell'economia?, al ricompattamento delle classi sociali nella prospettiva di un futuro più cool e/o più smart?

    Mettiamoci d'accordo con noi stessi, così poi almeno ci lamentiamo tutti della stessa cosa.

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    1. Non so, da Gilioli avevo capito che un margine per potersi ricandidare ce l'aveva ancora (http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/09/08/perche-si-danno-dei-cretini-da-soli/)

      È lecito aspettarsi che una legge elettorale garantisca stabilità, ma finché ci troviamo in una situazione triangolare come questa non c'è legge elettorale che tenga. Da qui ad auspicare il mantenimento del porcellum, però, ce ne corre: nessuna legge è imperfetta, ma il porcellum consegna praticamente il parlamento alle segreterie dei partiti che stilano le liste. Si capisce che Grillo e Berlusconi ne siano entusiasti, ma prima lo stralciamo meglio è.

      Su Renzi non ho cambiato parere, ma, appunto, le alternative sono Grillo e Berlusconi.

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    2. Ma cosa vuol dire che non potrà candidarsi? A parte il fatto che non è detto, ormai non mi stupisco più di nulla, ma secondo te sul simbolo della nuova forza italia non ci sarà scritto "berlusconi" da qualche parte? O non sarà comunque chiaro a tutti che quel partito E' lui, e basta (solo Alfano sembra non averlo ancora capito bene).
      Secondo me, vincerà di nuovo. Soprattutto se lo tromberanno.
      Leonardo si chiede come sia possibile, in realtà temo che sia semplice: quando si gioca a certi livelli di potere/denaro si è in pochi a giocare, a quel punto tutto diventa di nuovo semplice, è come contar balle con gli amichetti alle elementari. Quando si decide chi tira la prima biglia sulla spiaggia tra 5 amici di 10 anni, si attuano gli stessi meccanismi di quando si decide (in Italia e in qualche paese africano, temo solo) in 5 amici chi sarà il prossimo candidato del consiglio. O quando si fa diventare tesoriere di un partito uno che fino a poco prima faceva il buttafuori in discoteca.
      Temo che sia tutta qui la orribile banalità di questo male che ci attanaglia e ci schiaccia e ci fa, in definitiva, passare la voglia di provarci, di lottare, anche un po' di vivere. Qui.

      Paolo v.

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    3. Aggiungerei che il porcellum avvantaggia tutte le liste che hanno un capo molto forte e carismatico e candidati locali sconosciuti o di dubbia reputazione.
      Candidati locali sconosciuti e un leader carismatico e noti a tutti: sembra fatto apposta per il M5S!

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    4. "1. Non possono essere candidati e non possono comunque ricoprire la carica di deputato e di senatore:
      a) coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a due anni di reclusione per i delitti, consumati o tentati, previsti dall'articolo 51, commi 3-bis e 3-quater, del codice di procedura penale;
      b) coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a due anni di reclusione per i delitti, consumati o tentati, previsti nel libro II, titolo II, capo I, del codice penale;
      c) coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a due anni di reclusione, per delitti non colposi, consumati o tentati, per i quali sia prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a quattro anni, determinata ai sensi dell'articolo 278 del codice di procedura penale."
      Ergo allo stato attuale Berlusconi non può essere candidato.

      Dopo di che mi chiedo: c'è ancora qualcuno a cui sta a cuore la democrazia?, quella roba tipo una testa un voto?, perchè se il punto è la stabilità, Mussolini l'ha assicurata per vent'anni.

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  12. Caro Leonardo, odio dovermi ripetere (no, non è vero ma retoricamente l'espressione ha il suo quid) ma, per quanto incredibile, c'è ancora qualcuno che ci fa(ceva?) i patti.

    La storia dei caramba comunque mi pare più manifestazione di disperazione. Non che sia immotivata, ci mancherebbe.

    Distinti saluti.

    Herr Lampe

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    1. Siamo già da molti mesi nel campo della disperazione: era una cosa disperata (ma lucida) accordarsi con Berlusconi per prendere un po' di tempo invece che andare alle elezioni, ed è disperato dover constatare che non abbiamo saputo usare questo tempo.
      Dopodiché, se qualcuno ti aggredisce per strada, tu i carabinieri li chiami. Qualcuno potrà obiettare che è una manifestazione di disperazione, ma che altro dovresti fare? Berlusconi ci sta aggredendo, una volta ogni tanto vale la pena di ricordarlo.

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    2. Valela pena ricordarlo prima di farci un governo assieme.

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    3. E con questo commento di Bokassa mi sembra che il ciclo sia chiuso.

      Perché fare un governo assieme a B.? Vedasi il pezzo subito dopo "siamo già da molti mesi nel campo della disperazione" cui seguirà di nuovo il "ma non avete schifo a fare un goerno con B." e così via ciclico ciclico ciclico... ;)

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    4. Bokassa, mica ce l'eravamo scordati; l'alternativa in quel momento era tornare alle elezioni e magari lasciare che le vincesse lui.

      Valeva la pena ricordarlo magari anche prima, quando si votava.

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    5. Già, potevo pensarci, quando ho votato PD.

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  13. "L'arbitrio non è d'alcun aiuto a un governo dal punto di vista della sua sicurezza. Ciò che un governo fa contro i suoi nemici per mezzo della legge, i suoi nemici non possono farlo contro di lui per mezzo della legge, perché essa è precisa e formale; ma ciò che fa contro i suoi nemici per mezzo dell'arbitrio i suoi nemici possono farlo contro di lui per mezzo dell'arbitrio perché l'arbitrio è vago e senza confini. Quando un governo regolare si permette l'uso dell'arbitrio, sacrifica il fine della sua esistenza alle misure che prende per conservarla." (Della libertà individuale, Benjamin Constant 1767-1830).

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    1. Anche Constant cavalcava l'ovvio, va bene; ma quando un tizio prende in ostaggio i clienti di una banca, è permesso alle forze di polizia intervenire? Un'eventuale irruzione delle teste di cuoio non è un "arbitrio", al quale il tizio potrebbe rispondere con un analogo arbitrio? E quindi? Dobbiamo lasciare libero un tizio di prendere in ostaggio il governo e il parlamento, perché metterlo fuori gioco sarebbe un arbitrio?
      Come se non commettessimo tutti i giorni arbitri del genere?

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    2. Mi sembra una replica sconclusionata la sua. Sta paragonando un caso di reale rischio di vita con una crisi di governo, caso attraverso il quale l'Italia è passata migliaia di volte peraltro. Inoltre il modo di agire delle teste di cuoio credo sia ben regolamentato per cui si ritorna al discorso di agire secondo i casi e nei modi previsti dalla legge. Io sono d'accordo sul fatto che B. abbia rotto i cosiddetti ma toglierlo di mezzo in questo modo non farebbe altro che accrescerne il "mito" fra le persone che hanno continuato a votarlo. Vogliamo pure renderlo martire? E che significa che "Come se non commettessimo tutti i giorni arbitri del genere?" È come dire che tanto tutti buttano le cicche per terra per cui le posso buttare anche io tanto non fa differenza! Che esempio vogliamo dare?
      E poi dire che Constant cavalcava l'ovvio... Siamo nel 1800 circa e si parla di un concetto che nemmeno a distanza di 200 anni riusciamo a far nostro! Magari fosse ovvio, magari...

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    3. No, "migliaia" di crisi di governo decisamente no.
      E non è più una questione interna al pentapartito: c'è un rischio concreto di frana a livello europeo.
      Senz'altro le teste di cuoio hanno regole d'ingaggio, che prevedono probabilmente l'eventualità di sparare a vista su un criminale che stia puntando a un ostaggio: nessuno si è mai lamentato della scarsa costituzionalità della cosa.
      Il "mito" di B. è alimentato dai suoi media: si tratta esattamente di sequestrarglieli e di ripristinare la legalità (è illegale raccontare bugie in televisione, B. lo fa da molti anni).
      Constant nell'800 veniva dopo Napoleone e l'illuminismo, gente ben più sgamata francamente.

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  14. Con tutto il dovuto rispetto: dice bene quando afferma di essere un osservatore parziale: solo in quanto tale è possibile non percepire l'evidenza di un centro-sinistra italiano che da almeno 15 anni è sostanzialmente alleato con Berlusconi. Lo dicono così tanti fatti, così tanti episodi, che enunciarli è ormai superfluo ed inutile, così come lo è tentare di convincere un elettore di Berlusconi della sua colpevolezza. Che ci siano frange di "brava gente" nel PD, che sinceramente lo vorrebbero fuori dai coglioni, è vero, ma si tratta nella maniera più assoluta di minoranze. Ha ragione chi poco più sopra ha scritto che il problema non è mai stato Berlusconi, ma chi c'era dall'altra parte.

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    1. Ah davvero?
      Ne deduco che la legge che vietava ai medici privati di operare nelle strutture pubbliche è stata fatta ad uso e consumo di Berlusconi.
      Ne deduco che le leggi Bassanini sull'autocertificazione hanno aiutato Belrusconi.
      Ne deduco che le leggi chiave sulla sanità pubblica (quelle poi smantellate da Berlusconi) le volesse Berlusconi (per smantellarle, ovvio), al pari della legge sull'autonomia scolastica (poi distrutta dalla Moratti), e potremmo addirittura spingerci a quella contro la produzione di mine antiuomo o ai comitati di controllo pubblici sui prezzi ai tempi del cambio Lira/Euro onde evitare speculazioni... quei comitati che secondo Teeto erano così tanto voluti da Berlusconi che la prima cosa che fece Tremonti nel 2002 fu di cancellarli.
      potremmo fare tantissimi altri esempi, evidenti a chiunque negli ultimi 20 anni non abbia tratto le proprie informazioni dal TG4 o da tele-Minzolini: per tale gente non c'è speranza.

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    3. A parte che è Teeteto e non Teeto, ma davvero vuole convincermi del fatto che una legge sull'autocertificazione e le altre che ha elencato siano state un attacco a Berlusconi? Sta scherzando, vero? Per colpire direttamente B. sarebbe bastata una legge sul conflitto di interessi, che come sappiamo non ci fu mai. Ricordiamoci al contrario di Violante in Parlamento, che in appena 30 secondi raccontò dell'inciucio a riguardo. Se è così convinto che la sinistra sia stata davvero una sinistra non collusa con B., com'è che non è riuscita a liberarsi di un soggetto del genere, da sempre per altro tecnicamente ineleggibile, dal 1994 a questa parte? Cordialmente

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    4. Mi scuso per il Teeteto e non Teeto, ma la mia tastiera alle volte fa capricci: è una tastiera tedesca un po' vecchiotta: qualche tasto salta ma in compenso ho öäüß ;)
      Tornando alle cose serie, la sinistra per tanti anni non è riuscita a liberarsi di un simile soggetto anche per la tendenza a preferire i facili "j'accuse" al pragmatismo.
      L'attuale legge dice che gli ineleggibili non sono i proprietari di aziende concessionarie, bensì coloro che le amministrano. A norma di legge, dunque, Berlusconi è eleggibile e Confalonieri non lo è. Falso dunque dire che è dal 1994 che è così: non è così e tale legge va cambiata il prima possibile.

      La sinistra avrebbe potuto fare una legge migliore durante l'unico periodo in cui ha avuto una maggioranza per farla, ossia la XIII legislatura (1996-2001) e il fatto che non sia stata fatta allora fu un errore madornale che tutt'ora stiamo scontando: molti dei dirigenti di allora (D'Alema, Veltroni, Bertinotti...) sono oggi lontani dal Parlamento e chi non lo è (Violante)... diciamo che se stesse zitto e sparisse sarebbe meglio per tutti.

      Nella XIV legislatura la sinistra era all'opposizione, nella XV non disponeva dei numeri e nella XVI di nuovo opposizione.
      Nell'attuale legislatura c'è stato chi ha provato a tappare il buco, ossia la famosa proposta Zanda-Mucchetti che prevedeva l'ineleggibilità non solo per chi amministra ma anche per chi possiede (mi sembra si arrivi sino al 3° grado di parentela), purtoppo però il fuoco di sbarramento contro tale proposta esercitato da Grillo ha fatto sì che non se ne facesse di nulla. La cosa è stata assai sgradevole, visto che i numeri per approvarla ci sarebbero stati (PD +SEL + M5S) e chissà quando si ripresenterà una simile occasione.
      Sprecata colpevolmente la XIII legislatura, in molti speravamo che la XVI non venisse sprecata, ma evidentemente per qualcuno è più importante portare testimonianza della propria purezza che fare effettivamente le cose necessarie.

      Nessuno sconto a Violante dunque, ma nella lista dei colpevoli non c'è solo lui.

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    5. Caro Claudio
      Temo che non siate rimasti in molti a credere alla storiella del PD babbione (cmq non giustifica). Si può essere cmq babbioni fino a un certo punto.
      Sempre più gente invece, s'è convinta della storiella del PD complice. Le sparate di Violante (e meno male invece che ha parlato dico io) e di Letta che poco prima delle elezioni ha chiarito di avere molta più affinintà per il PDL (questioni di famiglia?) che non per il M5* sembrano confermare questa ipotesi.
      Andrea Kimboz

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    6. Caro Claudio
      Temo che non siate rimasti in molti a credere alla storiella del PD babbione (cmq non giustifica). Si può essere cmq babbioni fino a un certo punto.
      Sempre più gente invece, s'è convinta della storiella del PD complice. Le sparate di Violante (e meno male invece che ha parlato dico io) e di Letta che poco prima delle elezioni ha chiarito di avere molta più affinintà per il PDL (questioni di famiglia?) che non per il M5* sembrano confermare questa ipotesi.
      Andrea Kimboz

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  15. Per enumerare i Vizi Capitali che affliggono Berlusconi le dita di una mano non sono sufficienti.

    Però anche la rana e lo scorpione sono in odore di Paganesimo.

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  16. Non e' da ieri che l'establishment del PD rimane attaccato alla posizione di rendita nonostante gli epocali fallimenti e il disgusto della base. E' il tradimento storico piu' grande di tutti i tempi.

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  17. sì, Leonardo, glielo lasciamo fare.
    perchè se nemmeno il Parlamento attuale, dove il PDL è in minoranza, riesce ad abolire il Porcellum (tutta una questione interna al PD), non riesce ad approvare una legge sull'omofobia decente (vedi come sopra), se dei tristemente famosi 101 dopo mesi si sanno - forse - una decina di nomi in tutto, allora vuol dire che si vuole lasciarglelo fare. non io e non te e non molti elettori (ex, nel mio caso) del PD.
    non verranno mai chiamati i carabinieri.

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    1. Di tante cose che si posson raccontare, che la questione del porcellum sia interna al Pd è una delle più strane.
      Il porcellum non si cambia perché non c'è una maggioranza in parlamento. Il fatto che il pdl sia "in minoranza" non significa nulla (anche il pd da solo è "in minoranza") finché è nella maggioranza che sostiene il governo.

      Il pd ha le sue responsabilità, ma addossargliene tutte è propaganda (che sta funzionando, vedi l'eterno ritorno della solita allusione di Violante).

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    2. Leo, Giachetti (che è pure un renziano, quindi la cosa mi sta pure un po' sull'anima) aveva proposto il ritorno al Mattarellum. un argomento come la legge elettorale poteva sganciarsi dalla maggioranza di governo, c'erano SEL e M5S prontissimi a votare. la Finocchiaro disse che era una mossa intempestiva. e invece era l'unica mossa davvero necessaria con un alleato di governo così inaffidabile. Grillo non aveva ancora fatto i suoi calcoli di convenienza sul Porcellum.
      quindi sì, questa cosa è stata solo idiozia e lotta interna del PD.

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    3. C'erano Sel e M5s pronti a votare e c'era Berlusconi pronto a ritirare il sostegno al governo. Il Pd aveva bisogno di tempo e ha deciso di aspettare. Magari è stato un calcolo sbagliato, non lo so, non sono uno stratega.
      In questi mesi ne ho sentite di tutte: il Pd rallenta perché così bolliscono Renzi, il Pd accelera perché così Renzi non fa in tempo a prendersi la segreteria. C'è un sacco di gente che ha bisogno di leggere sul giornale che il Pd è diviso, ci sono giornalisti che ne scrivono, c'è mercato e c'è letteratura.

      Nel frattempo Grillo ha deciso che preferisce tenersi il porcellum, ma è senz'altro colpa della lotta interna al pd.

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    4. Se così fosse, potremmo dire che il PD ha consapevolmente sacrificato la riforma delle legge elettorale alla sopravvivenza del governo, ancora per un po' di tempo. Ma prendere tempo per fare cosa, esattamente? Fino a fine settembre l'unico abbozzo di piano che ho sentito era di tirare fino alle elezioni tedesche, e poi sperare che, non essendo più in campagna elettorale, i politici tedeschi ci lasciassero fare più debiti. Come se la Merkel potesse permettersi di dire: bene, ora che ci avete votati faremo come ci pare, ci vediamo tra cinque anni. Nel frattempo, alla sopravvivenza del governo abbiamo sacrificato anche l'IMU, l'unica patrimoniale che avevamo, regalando peraltro una bella vittoria propagandistica a Berlusconi, ed abbiamo concesso ad Alfano di farla franca con con quello che é quasi un sequestro di persona ad opera della polizia. Sempre, si intende, per garantire la stabilità, assieme all'uomo che ha lasciato il governo con lo spread a 700 punti. Cosa può vantare, concretamente, questo governo, che non sia aver disfatto parte di ciò che aveva fatto Monti, mettendo in atto politiche opposte appellandosi al medesimo principio della stabilità? Cosa si poteva aspettare una persona anche solo ragionevole, a priori, da questo governo?
      Ora, può darsi che in tutto questo, e nel continuo - ed abusivo - rinvio del congresso PD, tu riesca a vedere una lucida strategia. Io ci vedo solo un gruppo dirigente che ha sbagliato tutto quanto era possibile sbagliare, ed ora si é barricato nella cabina dei comandi con l'intenzione di resistere il più a lungo possibile. Mi pare che la seconda lettura si adatti ai fatti degli ultimi mesi meglio che attribuire al PD (ma quale dei molti PD?) una qualunque strategia.
      Mi potrai dire, giustamente, che il PD fa quello che é necessario per governare. Ma al PD, per governare, serve prima di tutto trovare abbastanza gente che lo voti. E il suo comportamento, la sua opposizione timidissima durante il governo Berlusconi, l'essere sempre un passo indietro e sostanzialmente ostile rispetto alla società civile, anche quando questa lo implora di prendere unaposizione ferma su questioni di civiltà e di democrazia, la sua sudditanza verso l'area cattolica, l'impressione fondata che i suoi dirigenti stiano barricati con il terrore che i propri militanti esprimano effettivamente la loro opinione, sono tutti fattori che non aiutano affatto il PD a prendere i voti che gli servono.
      Non serve a niente arrivare il giorno dopo le elezioni e dire: dovevate votarci. Un PD che fa queste cose non viene votato, semplicemente, e sarebbe il caso di agire di conseguenza, invece di lamentarsi con gli elettori irresponsabili.

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    5. sono abbastanza d'accordo con Bokassa.

      il PD ha scelto il governo di larghe intese. ok, non voglio nemmeno entrare nel merito del perchè di quella scelta. diciamo che c'erano dei motivi (non per me, ma ne posso capire la logica).
      se però, una volta insediato Letta il democristiano, ovvero indubbiamente una figura capace di tenere insieme le cose, si sono di colpo scordati cosa il PDL aveva fatto durante il governo Monti, allora sono "de coccio".

      voglio dire, con Monti sono passate più cose gradite a Berlusconi che non al PD e l'abbiamo visto con la sua bella faccia di bronzo durante la campagna elettorale fingere di nemmeno essere stato parte di quel governo. l'ha pagato tutto il PD e lo sappiamo (a parte campagne elettorali sbagliate o meno).

      per quale motivo questa volta il PDL avrebbe dovuto essere più affidabile? per quale motivo il PD ancora e sempre gioca di rimessa, lasciando sempre la palla in mano agli altri? per governare? no, visto che ha fatto solo rinvii e sospensioni.
      per la sua sopravvivenza? no, perchè già l'accordo gli ha fatto perdere qualche carrettata di voti, (oltre ai i 101), quindi perchè non mettersi in cassaforte subito la legge elettorale? o la legge sull'omofobia fatta bene?
      perchè non rischia mai qualcosa? quante mosse stupide e pavide ancora dovrà fare per capire che è proprio questo essere perennemente timoroso a fargli perdere voti?
      ha perso perfino il mio. e pragmatica come sono, non era per niente facile. (i grillini all'ascolto non si emozionino, non voto M5S manco se mi drogano la mattina del voto)

      e nemmeno parlo dele sue questioni interne, perchè ne capisco poco e perchè quel poco che mi pare di capire è che pure all'interno si muovono allo stesso modo, come ubriachi.

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  18. Leonardo mi tocca sempre dirti che ti fai prendere dallo sconforto.
    Ci sono lobby che non si possono non permettere di non essere rappresentate in parlamento, con o senza Berlusconi.
    Ci penseranno loro a tener su il governo Letta almeno per un annetto.

    1) Berlusconi a meno che non si vada a votare a dicembre va ai domiciliari ed è fuori dai giochi per sempre
    2) Berlusconi fa bene ovviamente a provarci dal canto suo
    3) Le elezioni porterebbero a un vero rischio default o ulteriore commissariamento-declassamento-impoverimento
    4) Letta non cadrà
    5) Il centrodestra si spacca
    6) Per effetto collaterale si spacca anche il PD
    7) Ci ritroviamo con la democrazia cristiana
    8) Meglio così e tanti saluti

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    1. Profetico :)

      Mi permetto di citare una cosa apparsa sul FB di Gilioli
      "Gli ultimi rumor sono grotteschi.
      Cioè: per evitare la scissione, il Pdl voterebbe compatto la fiducia a Letta. Ma Letta non vuole, perché senza scissione rimarrebbe ostaggio di Berlusconi.
      Allora pensa di dire cose pesanti in Aula sulla giustizia, prima del voto, per evitare che i falchi del Pdl gli votino la fiducia.
      Semplice no?"

      Ho aggiunto
      "Semplice si. E in questo modo taglierebbe anche le gambe a Renzi, e forse, trasformerebbe il PD definitivamente in un partito neodemocristiano tagliando fuori dai giochi le componenti che si considerano parte della sinistra del partito. Pure in silenzio, perché ogni scissione del gruppo "a sinistra" sarebbe oro per Letta, che coglierebbe l'occasione per unirsi a S. Civica e ai fuorusciti di Berl per rifondare una nuova DC sulle spalle di Letta e Alfano, quarantenni che ci garantirebbero altri 40 anni di DC (e ringraziate che l'alternativa è 40 anni di Marina)"

      Ora secondo me i due scenari sono davvero
      a) il PD si spacca e si rifa la DC con i fuoriusciti di Berlu
      b) il PD resta intero e la sua ala sinistra (altro che frangia centrista) viene messa più o meno a tacere sotto l'implicita minaccia che dopo una scissione si torna a un DC vs PCI, senza però che ci sia più il PCI.

      Belle prospettive... vi piacciono?
      Io alle primarie voto Civati :)

      Andrea Kimboz

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  19. per favore basta...basta con l'arma retorica (molto berlusconiana d'altro canto) del noi e loro...è il secondo governo che ci fate insieme e che costringete il paese a subire.prendetevi le vostre responsabilità con tutto quello che comporta. si, fiducia ad alfano compresa. muti, per favore. chi era un minimo accorto poteva aver gia capito nel 98 con il governo d'alema. basta anche con l'aria di chi la sa lunga o casca dal pero a seconda di come conviene. se ha sbagliato il gruppo dirigente, vieppiù gli elettori che lo hanno votato

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  20. E insomma, pare che Berlusconi sia stato fermato senza il bisogno di ricorrere a violazioni della costituzione e allo stato di polizia.

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    1. Bisogna intendersi su cosa significhi fermarlo: ha rimediato una figuraccia ma è ancora in grado di perturbare la democrazia (ed è lui che sta violando la costituzione, non un'eventuale forza di sicurezza che gli impedisse di farlo).

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    2. Ma di preciso quale sarebbe la forza di sicurezza che vuole impedirgli di farlo? Di cosa parli, concretamente? Non sarebbe meglio, da un lato, ammettere che Asor Rosa ha detto una sciocchezza, e dall'altro smetterla di difendere l'indifendibile PD?

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Puoi scrivere qualsiasi sciocchezza, ma io posso cancellarla.

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