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martedì 8 aprile 2014

L'artigianissima indipendenza veneta

Ritorno a Capannonia. 

Tutto può darsi. Compreso che un giorno risorga davvero una Serenissima Repubblica Veneta libera e indipendente, da Belluno a Dubrovnik (ma perché non Nicosia). Che nei futuri libri di Storia, nelle wikipedia future dettate nella nobile lingua di Goldoni e Zanzotto, i secoli oscuri tra Campoformio e la prossima secessione siano definiti come un insulso interregno, un periodo in cui i veneti furono soggiogati da francesi, austriaci e - somma ingiuria - italiani, persino italiani. Può darsi che un giorno lo stendardo di San Marco sventoli di nuovo sui municipi dalla Val Trompia alla Dalmazia, e che alla loro ombra si scoprano monumenti agli indipendentisti di Brescia Patria e Veneto Stato, che oggi ridicolizziamo e che quel giorno saranno onorati come patrioti ed eroi. Tutto può darsi, compreso che le cose vadano davvero così.

Consentitemi però di dubitarne.

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Se non altro perché - che io sappia - fin qui non è esistito un solo movimento rivoluzionario o indipendentista al mondo che abbia previsto come prima fase di lotta la trasformazione artigianale di un trattore in un carro armato. È ben strano, no? che un'idea tanto buona non sia venuta in mente per prima a Michael Collins, o Mao Tse-Tung, o Che Guevara. E non una volta sola, ma due volte in vent'anni, malgrado tutte le considerazioni di natura anche semplicemente tattico-logistica, determinate peraltro dall'esclusiva natura che fa della capitale dei veneti una città unica al mondo: una città dove sono bandite le automobili, figurarsi i cingolati. Capirei ancora un motoscafo; ma l'idea che tutto sia possibile, l'insurrezione di popolo e di piazza, purché si riesca a piazzare almeno un paio di cingoli in Piazza San Marco, è qualcosa che sfida la nostra capacità di restare seri.

Possibile che una nazione millenaria, che sfidò imperi cristiani e islamici e seppe tener loro testa per tutto il medioevo e l'età moderna, possibile che debba necessariamente risorgere in un capannone, fissando mitragliette a una ruspa. Questi artigiani che nelle loro officine truccano e saldano, come possono realmente pensarsi gli eredi di una nazione di mercanti cosmopoliti? Sembra quasi il contrario, una rivincita dell'entroterra operoso sulla laguna: Venezia come frontiera di qualcosa che resta saldamente ancorato a terra, alle province per secoli contadine e poi, per un tempo breve, troppo breve, motore ausiliario dell'Italia industriale. L'ultimo ad andare in rodaggio veramente - nel dopoguerra era ancora zona depressa - e di conseguenza il più deluso per la fine di un benessere che ha fiutato per poco, una generazione appena: e tirando un po' troppo su col naso, se mi è concesso.

Mi è concesso. Mi separano dal Veneto terragno settanta chilometri, un'inflessione più celtica, e nient'altro. La rabbia e la frustrazione che si vedono in giro sono le stesse, e fondate sulle stesse basi malferme: l'idea che ci sia stato tolto qualcosa che doveva essere nostro per diritto, benché lo avessimo appena afferrato. I cinesi non si dovevano permettere di uscire dal sottosviluppo e farci concorrenza abbattendo i costi della manodopera. I turchi non dovevano attentarsi a comprare a prezzi di rottami i telai industriali che smantellavamo. Noi eravamo i leader del settore, i più bravi, ce lo dicevano tutti, lo saremmo ancora, è colpa dell'euro. Della Cina. Del comunismo. Del partito democratico. Degli extracomunitari. Dei politici ladroni.

Il tanko nel '97: a chi appartiene?
Chi ha deciso di esporlo alle fiere?
Al bar con un po' d'impegno puoi riuscire a dar la colpa a tutti in una frase sola: sarà colpa dei comunisti del partito democratico in combutta coi cinesi e gli extracomunitari in genere che hanno governato per sessant'anni regalandoci l'euro. Chi dice queste cose non ha dedicato molti anni del proprio percorso all'istruzione, né era previsto che lo facesse: fino a qualche anno fa chi si laureava, in zona, guadagnava a trent'anni la metà di chi aveva iniziato a diciotto. Studiare era semplicemente la scelta sbagliata - e anche oggi, che una laurea fa comodo pure per il concorso alla nettezza urbana, non è che la cultura ti offra le soluzioni: ti fa solo vedere meglio i problemi. Se hai studiato economia sai che la piccola impresa è spacciata, con o senza euro: conviene scappare. Se hai studiato idraulica sai che il momento in cui i vasi comunicanti della forza lavoro mondiale ritroveranno un equilibrio è ancora lontano. Se ti sei laureato in filosofia puoi prenderla con filosofia. Chi ha iniziato a lavorare a sedici anni può trovarsi con le mani che lavorano da sole, in officine che lasciar vuote è un peccato; qualche pezzo di ricambio ormai era stato ordinato, e in breve il tanko è come se si costruisse da sé: sta al piccolo artigiano come il bozzo al baco di seta, una fiaba a Carlo Gozzi.

Ma metti la comodità,
vai all'estero e a sera sei a casa.
Nel frattempo il cervello si dà da fare per trovare una giustificazione, l'autonomismo, certo, l'indipendentismo, certo, certo, la Serenissima. Ma il Veneto dei dogi, la crudele multinazionale che si vendette persino i resti di mamma Bisanzio, e bombardò il Partenone; la Venezia che trionfò a Lepanto e resistette altri due secoli inventando il turismo di lusso, non c'entra davvero molto. La patria che hanno in mente gli hobbisti che saldano mitragliette ai motocingolati è l'eroica Capannonia, quel nano-paese tutto villaggi industriali, tutto fabbrichette, il residuo emotivo di un sogno durato una generazione e mezza: la Piccola Impresa. Si stava così bene quando abitavamo tutti sopra l'officina del papà. Tutti proprietari, tutti padroncini, tutti con una mercedes o una porsche in leasing, perché è finito tutto questo, perché? Maledetto euro.

Non è nemmeno una coincidenza che, con tante cause perse in cui buttar via i soldi, i parlamentari cinquestelle abbiano deciso di devolverli a un fondo per la Piccola-Media Impresa: un sogno così italiano, forse iscritto nel nostro destino territoriale: in fondo siamo davvero piccoli, e a parte qualche parentesi incresciosa non abbiamo mai molto sgomitato per conquistarci altro spazio vitale. Chi ha studiato Storia sa, con una relativa sicurezza, che siamo spacciati com'era spacciata Venezia il giorno in cui Vasco De Gama vide le coste indiane: questo non le impedì di vivere ancora secoli di meravigliosa decadenza, e forse anche noi ne abbiamo il diritto. Forse l'Unesco dovrebbe fare qualcosa per i nostri Capannoni, dichiarare il nostro cemento unico al mondo. Capannonia sorgerà come una piccola patria di officine - costruiremo tutto un pezzo alla volta, i carri armati e gli acquedotti e le mura intorno alle nostre Zone Industriali. Nessuno avrà il diritto di farci la guerra, o meglio se ci attaccheranno dovranno farlo ad armi pari, con catapulte costruite secondo le antiche ricette. Verranno i turisti non solo a carnevale, saranno felici di travestirsi da cavalieri o Casanova, il cambio con la lira sarà favorevolissimo. E la legge Merlin, non c'è bisogno di dirlo, abolita. Insomma Capannonia un senso ce l'avrebbe, una storia potrebbe avercela, io che ho studiato storie forse mi ci dovrei applicare, mi domando se in fin dei conti non sia mio preciso dovere di padano.

Invece ripasso geografia, di solito a questo punto dell'anno siamo nei pressi del Canada e io richiamo l'attenzione su alcuni dati: è il secondo Paese del mondo per estensione, più grande degli USA, ma ha un decimo dei suoi abitanti. Un sacco di spazio, insomma. Certo non è coltivabile, per adesso; bisogna vedere come si scioglierà il permafrost. Nel frattempo si è aperto anche il passaggio a nordovest, pensate. Insomma è là in alto a sinistra sul planisfero, lo avete visto? Si parlano inglese e francese, un motivo in più per studiarle bene.

67 commenti:

  1. Spiacente: il Canada è strabattuto dalla Russia (lo stato in assoluto più esteso), la Cina (il secondo), l'India (il terzo).

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  2. Wikipedia da' ragione a Tondelli http://it.wikipedia.org/wiki/Stati_per_superficie.
    Ma credo si parli del Canada come l'ipotetica e migliore scelta per emigrare.

    Serena

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  3. Dagli quesiti del referendum https://www.plebiscito.eu/news/referendum-di-indipendenza-del-veneto-i-risultati/ si evince che la maggioranza non vuole affatto abbandonare l'euro, forse stai confondendo un po' le due cose...
    Ma poi non ho capito, ironia a parte, quali sarebbero le ragioni per cui è improponibile la "secessione"? Se guardi al Veneto con tanta sufficienza e compatimento, cosa mai ti può interessare di tenerteli "vicino" nello Stato italiano? Ma lascia che se ne vadano dove vogliono, no?

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  4. Io vorrei anche dire una cosa ai trogloditi riunitisi qualche giorno fa a Treviso con le bandiere di San Marco, che parlano a stento l' italiano e diversi dialetti tanti quanti sono i loro campanili di riferimento: la Serenissima era una Repubblica aperta al mondo, che promuoveva la libera stampa, conosceva l' importanza di curare l' ambiente per evitare catastrofi idrogeologiche e accoglieva chiunque, ebreo, turco, armeno o ateo, purché rispettasse la legge e lavorasse, trattava con lo Stato Pontificio alla pari e non da governo suddito.
    Ed oltre che di "capannoni", scusate tanto, ma con la sua ricchezza ha contribuito a disseminare tutta la terraferma di ville palladiane e chiese colme di capolavori e a sfornare compositori che hanno contribuito allo sviluppo musicale di tutta l' Europa.
    Visto che a voi di tutto questo non ciava un bel casso, che siete contro gay, immigrati e terroni, siete bigotti basabanchi (almeno in pubblico), con l' arte e la cultura vi pulite il culo ed è giá tanto se leggete la Gazzetta dello Sport, e adesso vi volete rinchiudere nella riserva come gli indiani, che dirvi? Fatevi un' altra bandiera e lasciate in pace la gloriosa storia di quella Repubblica.
    Come simbolo metteteci le ombre de vin, la figa, oppure lo spritz e l' ombrellone. Che non sono cose brutte, per carità, ma non sono esattamente i valori etici e culturali su cui fondare uno stato.
    Firmato: un veneto fuori dal Veneto, sempre orgoglioso delle proprie radici, ma abbastanza sconcertato dal delirio letto in questi giorni, che continua a ridurci a macchietta agli occhi dell' opinione pubblica.

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    1. no, scusa, perchè tu ci sei fuori dal Veneto, mi lasci qui con 'sta gente?
      io chiedo a Leonardo di annettermi all'Emilia, ecco.

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    2. Certo che fa un po' sorridere leggere il tuo post.
      Descrivi queste persone "bigotte ,che con la cultura si puliscono il culo ,che leggono al massimo la gazzetta dello sport .. trogloditi " . .
      E poi ...... ti esprimi come uno scaricatore di porto , con tutto il rispetto dovuto agli scaricatori , volgare , offensivo , incapace di argomentare in modo civile , non dico colto.
      Fai sicuramente parte di quelle persone così arroganti che non sono capaci di sostenere le proprio idee se non attraverso l'aggressione ed il turpiloquio .
      Sono felice che tu sia un veneto fuori dal Veneto , spero anche su possa rimanere fuori della futura repubblica Veneta che sarà tollerante , moderna , aperta al mondo e a chi vorrà venirci a vivere . Quindi troppo ,lontana dal tuo modo di essere.

      un saluto e W San Marco

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    3. Clicca qui amico grillino.
      E ora cosa mi dici?

      http://www.unita.it/politica/baudo-invasioni-barbariche-grillo-rai-m5s-rimborsi-truffa-soggiorno-indennita-comico-provino-talent-1.562682

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    4. Non che avessimo bisogno di conferme, ma vedo che un certo tipo di propaganda che tira da una parte politica qui è ben accetta

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    5. Ma ci sarà un modo per mobilitare le masse? Io aspetto con ansia, e sono disposto a compiere sacrifici per il futuro stato Veneto p.s saluti da Vicenza

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  5. Due appunti:

    il pirmo:
    non per fare le pulci, ma è proprio abbandonandosi alla sintesi di comodo che si rende efficace il meccanismo che vede una cosa falsa diventare vera:
    non esiste alcun fondo alle PMI.
    L'M5S versa i soldi in un fondo di GARANZIA che, almeno qui sono certo di non doverlo spiegare, è esattamente l'opposto di quel fondo a favore delle PMI che da ogni direzione viene propagandato solo perché gli strillini fan sempre parte di quelli che manco la Gazzetta senza necessariamente essere veneti e quindi qualsiasi cosa gli dici di ripetere loro la ripetono senza capire se quello che stanno dicendo sia vero.
    Non ci uniamo al coro solo perché "Sì vabbé dai quel fondo lì" perché è proprio grazie a quel meccanismo che un Fondo a favore delle banche è diventato "il Fondo a favore delle PMI" propagandato dagli stessi che dicono di versarci sopra i soldi perché vadano alle PMI invece che alle Banche.

    Il secondo:
    La prima lingua del Canada non è né il francese né l'inglese: è il calabrese.
    Ed essendo questo il risultato di una colonizzazione tanto silenziosa quanto biblica in termini di dimensione, tocca trovarsi altra terra alternativa perché quella se l'è già acchiappata la Repubblica Indipendente di Platì

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    1. A parte una donna accanto la notte di natale, un amico quando ti muore qualcuno che amavi molto e una professionalità solida quel tanto che basta per renderla traducibile in potere contrattuale, direi che di realmente necessario resti davvero poco altro.
      Pur immaginando che ciascuno abbia il proprio podio di priorità, sono certo converrai con me che in quel "poco altro" non rientrino dialoghi come questo nostro al quale mi hai invitato.

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    2. @Bruno
      Ma è vero che-senza dire nulla a nessuno- renzi ha tolto la detrazione e quindi degli 80 euro ne rimangono 15?

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    3. Non sono a conoscenza di progetti che destinano 80 euro ai coniugati, mi spiace non poterti essere utile.

      (ma quindi tu sei lo sciroccato che da ieri posta sul FQ decine di volte la formula economica che spiega 'sto fatto 80->15?
      E la riporti qui perché non avendoti filato di pezza nessuno di là speri di trovare altrove maggiore attenzione considerando come motivazione dello scarso seguito il luogo e non la scarsa consistenza della tesi?)

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    4. Non leggo FQ bensì GQ
      Ho letto invece la notizia su la repubblica e chiedevo conferma a te perché vedo che qui tu sei uno dei più illuminati
      Comunque la tua attenzione l'ho avuto anche se non mi sei stato granché di aiuto, grazie lo stesso per l'impegno

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    5. Ah volevi solo sapere se una notizia che hai trovato su Repubblica fosse una notizia vera?
      Non ti serve un illuminato allora, ma Scalfari Renzi o qualcuno che lavori in redazione a R.

      Personalmente potrei al limite suggerirti, se il tuo interesse è rispetto alla veridicità della notizia, di attendere che entri in vigore e a quel punto chiedere al tuo commercialista, se ne hai uno, cosa succede ora con tua moglie, se ne hai una.
      E immagino tu li abbia entrambi, vista la necessità di essere rassicurato.

      Ma ho visto poco fa che la questione 80->15 sta sul sacro blog e quindi ho capito perché l'ho vista immediatamente martellata sul FQ e naturalmente anche qui, come ovunque altrove secondo la nota regola che se entro mezzogiorno leggi la stessa cosa pubblicata a nastro ovunque ed è contro Renzi, allora puoi star certo che l'ha pubblicata Grillo la sera prima.
      Tu naturalmente sarai certo l'eccezione che conferma la regola, ma è proprio curiosa questa bizzarrìa che vede centinaia di utenti arrivare sempre alle stessissime conclusioni alle quali arriva Abbbebbe negli stessissimi momenti nei quali ci arriva lui.
      Quello che al limite mi sfugge è come mai per avere la certezza della veridicità di una cosa che ripetono tutti nello stesso istante e addirittura curiosamente anche sul blog che diffonde solo verità documentate, tu vada a rivolgerti agli unici che non ne parlano.

      Poi bon, se era addirittura solo un modo per avere la mia attenzione, non posso che sentirmi lusingato e ringraziarti, ma in quel caso spero tu abbia almeno due belle tette perché altrimenti è davvero tutta energia investita nella direzione sbagliata, non avendo io e te 'sto gran futuro insieme davanti.

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    6. In ogni caso e giusto perché non sembri solo un divertimento sul nulla, se posso permettermi ti suggerisco di lasciar perdere questa modalità di analisi di qualsiasi cosa attraverso la sua riduzione a una versione binaria elementare.
      E' un meccanismo che funziona se lo usa Grillo perché lui ha convenienza a rendere tutto assimilabile con estrema velocità e fiducia, ma chi Grillo non è dopo un anno a praticare un mondo fino a ieri inesplorato credo avrebbe tutta la convenienza a farlo, a un certo punto, un gradino in più nella scala evolutiva dei processi di analisi.

      Cercare di annullare la tesi degli 80 euro con un conto matematico che li riduce a 15 prendendo una voce a caso tra quelle utili alla dimostrazione della tesi, significa operare analisi da bonobo, perché non serve una laurea per sapere che qualsiasi cosa, davvero qualsiasi cosa, non può mai essere così semplice.

      A quella intelligente dimostrazione io potrei risponderti che così come potrebbero scomparire le detrazionni del coniuge, per la prima volta nella storia della galassia sono scese le bollette di luce e gas.
      Sono calcolate quelle riduzioni nella formula che porta gli 80 a 15?
      C'è in quella formula un ragionamento compensativo che considera ciò che per la prima volta scende nel bilancio familiare e cioè le spese di luce/gas?
      No vero?
      Certo che no, perché altrimenti il babau non è più solo mostrabile in maniera elementare perché nel ragionamento entrerebbero altre voci e la truppa grillina più di due alla volta non le regge.

      E non ce lo metterei neanch'io perché l'esempio è fatto solo per mostrarti quanto la semplificazioni dimostri facilmente una tesi ma nello stesso momento la renda vanificabile con contro-tesi altrettanto semplificanti.
      E al mio "sono scese le bollette, vai a vedere nel bilancio familiare quanti soldi in più sono" tu potresti facilmente rreplicarmi che nel discount sotto casa tua il latte è aumentato (e la colpa è di Renzi) e non se ne uscirebbe più.

      insomma, al di là dei giochi io la storia degli 80 che diventano 15 non la evito perché la tema, ma perché se qualcuno pensa di poter ridurre i bilanci familiari a mele e pere solo perché così al bar sotto casa tutti possono dirsi economisti e per farlo prende una detrazione di una sola categoria per fare un conto economico su un valore appartenente a una categoria completamene diversa che di voci non ne copre solo due ma qualche centinaio, o mi sta prendendo per il culo o in ogni caso sta pensando io sia piuttosto inesperto di bilanci familiari, nella migliore delle ipotesi, stupido nella peggiore.

      Davvero non avete mai la sensazione di essere considerati così da chi vi usa come pappagalli?

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    7. Ciao Bruno, non sono l'anonimo di prima e condivido la maggior parte delle cose che scrivi.
      Se non ricordo male anche l'anno scorso la tariffa del gas era scesa. La cosa curiosa è che le abbassano sempre in aprile, mai in dicembre o in gennaio...

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    8. Sono andato a verificare per curiosità:
      è come dici tu, sia luce che gas sono scese nel 2013
      A voler essere pignoli la luce più del gas e entrambi nel secondo semestre e quindi potrebbe essere il periodo cui fa riferimento la notizia diffusa nei primi mesi del 2014, anche se per quanto riguarda l'elettricità già nel 2009 ci fu un considerevole calo (e successiva impennata come e più di prima).
      Ma in ogni caso sì, confermo che quanto dici è vero.

      Rispetto ai periodi, già da diversi anni ricordo (perché l'anno scorso ci scrissi un pezzo per il quale mi cercai i relativi titoli dei giornali nelle varie annate) che l'incremento delle tariffe avviene sempre a settembre.
      Puntuale come i primi numeri dei fascicoli per imparare le lungue, al rientro dalle ferie c'è l'incremento tariffe energia

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    9. I cali li fanno quando è minimo il consumo e quindi irrisorio il risparmio
      Le impennate le fanno quando sono massimi i consumi di luce e gas
      Ergo?

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    10. Il secondo semestre di un anno corrisponde all'inizio del periodo estivo, nel quale a fronte di un calo dei consumi di gas da riscaldamento hai un'impennata dei consumi elettrici da congelatori che lavorano al doppio e soprattutto da condizionatori sparati a palla appena arrivano 24 gradi e negli uffici, nei supermercati come in ormai non poche case, ti ritrovi con 12 gradi e la gente con le maniche lunghe.
      Quindi direi che anche in questo caso non convenga semplificare troppo perché le variabili continuano a essere decisamente più di due.

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    11. Bruno, invidio il tuo ingenuo ottimismo.

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  6. Gli italiani generalmente dicono che è colpa di qualcun altro, i veneti un po' meno.
    Oppure sì, dicono anche loro che se sta andando tutto a puttane è colpa di qualcun altro, ma non sono i cinesi, non è l'euro, non sono gli extracomunitari: è il tuo datore di lavoro che drena loro venti miliardi all'anno. Come se fosse facile guadagnarli.
    E secondo me nemmeno c'è tanta paura di tornare poveri, "Pitosto che soto paron in nave, mèjo paruni de na sèssola". Il veneto si sente servo su una nave, l'italia, che assomiglia sempre più al titanic. Se le cose vanno come sembra, ci si sente molto più sicuri su una scialuppa.

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    1. È vero, il chiagnifottismo veneto ha tutt'un altro sapore: più rude, nordico.
      E poi si premette sempre che gli altri si lamentano più di loro e in modo sbagliato: "gli italiani generalmente... i veneti un po' meno". (Seguono dieci righe di piagnisteo).

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    2. Otto righe, di cui -ti concedo- max una di piagnisteo. Il resto, proposta per una soluzione. (ok, a te non piace, ma sempre una proposta è)
      Collega anonimo, mi lamento talmente tanto del problema-italia che io il problema non ce l'ho più. La secessione l'ho già fatta.
      Emigrando in Germania.

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    3. E allora chiani e fotti a Berlino, no?!

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    4. E di cosa mi dovrei lamentare? Qua sto benissimo.

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  7. Sono rimasti solo due posti sul carro di Renzi che va veloce.
    Venghino signori venghino...sono ben accetti anche i bersaniani doc con una forte idiosincrasia per il bomba...
    Venghino signori venghino....

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  8. Leonardo:

    1) Che chi propugna e conduce una rivoluzione (in questo caso una sorta di ipotetico indipendentismo) debba anche essere un professore di storia dell'arte, un pittore, un architetto ecc. non è detto, anzi nelle rivoluzioni è il contrario, è proprio la piccola borghesia industriale e artigiana che dà inizio alle ribellioni. L'immagine dei capannoni come l'hai usata tu è un po' fuori luogo, non è certo quello il territorio che piace alla maggior parte dei veneti.

    2) Il trattore con le mitragliette fa ridere, ma è usato simbolicamente per lanciare un certo segnale. Allo stesso modo di mettere in galera i pagliacci che l'hanno guidato.

    3) Il referendum ha avuto un significato più che altro elettorale, è stato appoggiato anche da settori dell'UDC e altre formazioni. In ogni caso ha avuto un esito disastroso, segno che la maggior parte dei veneti non c'è cascata. (In ogni caso essendo il Veneto tra le regioni più belle d'Europa, la prima regione d'Italia per turismo, nonostante i capannoni, e tra le più ricche e più efficienti sarebbe chiaramente allettante per ciascun veneto l'idea se non dell'indipendenza, almeno di uno statuto speciale simile al friuli).

    3) Che i leghisti e "venetisti" siano perlopiù gentaglia è un dato di fatto, che il "modello" cina, della grande industria globalizzata sia più bello e sostenibile di quello veneto della PMI questo non è per nulla scontato.

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  9. Bravo, prendi per il culo quei quattro pagliacci che saldavano lamiere su una ruspa, se lo meritano. Peccato che ne abbiano arrestati altri 20 e indagati altrettanti che con il "tanko" nulla avevano a che fare. Ma di questo chi se ne frega, meglio insultare quei poveri coglioni dei veneti.

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  10. @Alessandro

    Come fai a dire che i legisti e i venetisti sono gentaglia?

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    1. Ho esagerato, non sono tutti gentaglia, però la maggior parte dei politici leghisti vine direttamente dalla parte peggiore della DC, (ai tempi di Prodi giravano cartelli del tipo: "Cacciamo i nazisti rossi di Roma", amano far leva sui sentimenti peggiori, come la paura dell'Europa, la paura dello straniero, la paura dello stato, anzichè imparare e insegnare a trarre il meglio da questi. Quando governano si spartiscono tutte le cariche tra loro ne più ne meno degli altri, anzi peggio e rubano pure allo stesso modo non disdegnando i voti della mafia... Te lo dico per conoscenza molto diretta... Devo continuare?

      Per quanto riguarda i venetisti è diverso, sono loro i veri e unici promotori della "rivolta", non certo la lega nord, che semplicemente cavalca il treno alle spalle di chi va in galera con l'aiuto di tutte le TV. Ma andare in galera per costoro è l'unica cosa nobile che riescono a fare sembrerebbe. Quando vedi che anche la Lega Nord appoggia il referendum, addirittura anche l'UDC, dovresti chiederti se non stai per essere strumentalizzato e dovresti anche chiederti se ha senso credere in una rivolta senza una strategia politica e sociale.

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  11. Leonardo, va bene, ho capito: noi veneti ti stiamo antipatici. Opinione legittima, fondata e condivisibile: siamo egoisti, disprezziamo la cultura, predichiamo l'amore per il territorio mentre lo razzoliamo fino a mandarlo in dissesto idrogeologico e, soprattutto, votiamo pervicacemente per i partiti sbagliati.
    Questa storia della continuità con la Serenissima è una foglia di fico con cui camuffiamo (a dire il vero neanche tanto bene) il vero motivo per cui vogliamo l'indipendenza: TEGNERSE I SCHEI (non sGhei: sChei, da Scheide Münze, le frazioni del tallero austroungarico. Ok, quanta ignoranza, ma spiegalo tu agli avi del mio trisnonno che in tedesco "scheide" si legge "sciaide").
    Ma allora, visto che il nostro interesse si sposa con la vostra antipatia, perché dobbiamo per forza continuare a stare insieme?
    Se un matrimonio non va, esiste il divorzio. le società possono essere sciolte, i contratti revocati. Eventualmente si va dal giudice, magari si paga una penale, e poi ognuno per la sua strada.
    Ho capito, la costituzione dice che l'italia è una ed indivisibile (chissà perché ci si dimentica che "una e indivisibile" è tra virgole, e la principale sarebbe "l'italia riconosce e promuove le autonomie locali"), ma le persone più giovani ad aver votato per l'assemblea costituente hanno oggi quasi 89 anni. Quante ne sono rimaste? I loro figli e nipoti avranno o no il diritto di pensarla diversamente?
    Quindi, Leonardo, mi va benissimo che tu derida questi patetici tentativi di ottenere l'indipendenza a colpi di trattore (scavando un fossato? LOL), portati avanti da uomini pericolosi soprattutto per se stessi. Ma mi piacerebbe che riconoscessi che i veneti hanno il diritto di dire se vogliono restare in questa unione o no. Altrimenti penserò che in realtà anche a te, sotto sotto, interessano solo i nostri soldi.

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    1. Guarda che abbiamo avuto questa oppurtunità al referendum, non ha avuto un gran successo. Renditi conto a volere veramente l'indipendenza siete in pochi, tra NOI veneti. Il Veneto è una delle terre da cui sono venuti molti garibaldini e repubblicani. Leggiti Nievo. L'Italia è una conquista a cui anche noi abbiamo partecipato, abbiamo versato sangue per ottenerla (risorgimento, I e II guerra, leggiti Rigoni Stern. ecc) e per scendere ai nostri giorni, pocchissimi sanno ancora il vero dialetto, (vedi Zanzotto) tutti tifiamo Italia ai mondiali nelle strade e ci sentiamo molto più a casa nostra in Toscana che in Austria. Un federalismo intelligente sarebbe tutt'altra cosa, oppure uno statuto autonomo (anche se siamo una regione troppo grossa per diventare "autonomi" come il Trentino Alto Adige o la Valle d'Aosta) Il fatto che questa cosa sarebbe un vantaggio per noi è un'altra faccenda, anche la Baviera sarebbe molto più ricca senza il resto della Germania), però le conquiste che è riuscita a fare la Germania unita a livello europeo e internazionale sarebbero impossibili alla sola Baviera, e quindi nel lungo periodo anche la Baviera ne ha tratto e trarrà vantaggio.

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    2. Ugo no, non hai capito, "voi veneti" non mi state antipatici. Non credo nemmeno che esistiate, esattamente come non esistono gli emiliani. Penso che le regioni siano astrazioni e i dialetti si succedano senza gravi soluzioni di continuità fino alla linea gotica e oltre.

      I guai di cui soffre la provincia veneta sono gli stessi di cui soffre la provincia in cui abito io. Magari da noi ha avuto meno successo una certa genia di arruffapopoli che per vent'anni si è fatta votare promettendo eldoradi come l'autonomia o il federalismo fiscale: se c'è ancora gente che gioca a farsi il carro armato in casa, la responsabilità è del partito che portava in giro il tanko alle sagre: in galera dovrebbero forse andarci anche loro, oppure nessuno.

      Poi questa idea che l'Italia si debba adoperare per evitare la fuga del Veneto locomotiva è abbastanza ridicola: sarà più o meno l'8% del Pil. Poi ci sarebbe da indennizzare i fondi che arrivarono a pioggia finché il Veneto era zona depressa.

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    3. "abbiamo avuto questa oppurtunità al referendum"
      quale?
      "a volere veramente l'indipendenza siete in pochi"
      http://www.demos.it/a00970.php
      "Il Veneto è una delle terre da cui sono venuti molti garibaldini e repubblicani", etc.
      già risposto: "I loro figli e nipoti avranno o no il diritto di pensarla diversamente?"
      "pocchissimi sanno ancora il vero dialetto"
      cos'è "vero dialetto"? E poi le lingue cambiano, no?
      "tutti tifiamo Italia ai mondiali"
      Se te ne frega qualcosa del calcio
      "Un federalismo intelligente sarebbe tutt'altra cosa"
      Sì, certo, credici che il contadino VENDERÀ la gallina dalle uova d'oro

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    4. "non mi state antipatici"
      certo che sì, ma non è un problema
      "Non credo nemmeno che esistiate"/"Penso che le regioni siano astrazioni"
      Potremmo anche concordare, ma hai presente com'era l'italia centocinquant'anni fa? Dillo ad un tedesco, ad un "britannico", ad uno spagnolo che i Land, le Nazioni, le Comunità sono astrazioni.
      "i dialetti si succedano senza gravi soluzioni di continuità fino alla linea gotica e oltre"
      Casualmente il veneto è diverso dai dialetti celtico-occidentali, che sono più "duri", mentre il veneto è più "dolce", si potrebbe dire anche "lamentoso" ma magari è solo una scusa.
      "Magari da noi ha avuto meno successo una certa genia di arruffapopoli"
      da voi promettevano eldoradi come la dittatura del proletariato, ma non mi sembra che per te sia un problema. (Ah, no, è perché ANCHE TU vuoi la dittatura del proletariato)
      "promettendo eldoradi come l'autonomia o il federalismo fiscale"
      è vero, l'autonomia o il federalismo fiscale sarebbero organizzazioni interne dello stato, in quanto tali richiederebbero l'approvazione da parte della maggioranza (eventualmente qualificata) del parlamento.
      In un paese dove solo quattro regioni (che insieme fanno neanche il 40% della popolazione) mandano a roma più di quel che roma restituisce loro, puoi ben immaginare che i tacchini saranno ben contenti di istituire la festa del Ringraziamento. L'idea dell'indipendenza nasce proprio da questa consapevolezza.
      "la responsabilità è del partito che portava in giro il tanko alle sagre"
      Forse mi sbaglio, ma il partito in questione si chiama "Indipendenza Veneta", "Veneto Stato" o una delle loro metamorfosi. Non che la Lega sia esente da critiche, eh? Comunque sì: nessuno.
      "Poi questa idea che l'Italia si debba adoperare per evitare la fuga del Veneto locomotiva è abbastanza ridicola: sarà più o meno l'8% del Pil. Poi ci sarebbe da indennizzare i fondi che arrivarono a pioggia finché il Veneto era zona depressa."
      Già risposto: "Eventualmente si va dal giudice, magari si paga una penale, e poi ognuno per la sua strada." una separazione consensuale permetterebbe di dividere il debito tra Veneto ed italia in una forma vantaggiosa: al Veneto una percentuale del debito uguale alla sua percentuale del PIL (9,7%, sui 200 miliardi) più una "penale". L'italia sarebbe alleggerita, i veneti si terrebbero i loro amati schei. Ma non succederà, la gallina dalle uova d'oro non si può vendere o liberare. Piuttosto ammazzarla.
      Peccato, perché la secessione è già in atto, solo che non la fanno i consigli regionali, la fanno le persone. Siamo nell'unione europea, no? Trasferirsi in Carinzia, Slovenia, Rep.Ceca o Polonia è all'ordine del giorno, ed a farlo non sono le aziende in crisi, sono quelle migliori, quelle che pianificano sul lungo termine, quelle ancora in salute per pagare i debiti, chiudere e riaprire. Il Veneto farà anche solo l'8% del pil, ma senza quell'8% l'italia era in bancarotta ieri.
      Oltretutto, figurati che il Pil del Veneto è minore di quello del Lazio.
      Non ti fa sospettare qualcosa?

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    5. @ugo...

      - qui spiegano come il referendum sia stato una bufala, peggio di casaleggio & co
      http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/politica/2014/27-marzo-2014/numeri-falsi-counter-confermano-il-10-cento-voti-cile-2224273994588.shtml
      - alla luce di questa bufala figli e nipoti e pronipoti hanno sempre diritto di pensarla diversamente, ma non lo fanno ;)
      - la lingua veneta non è cambiata, sta semplicemente sparendo a favore di un italiano povero e scorretto (purtroppo), segno che l'identità veneta si sta affievolendo molto in modo naturale, anche con i lati negativi di questo
      - il federalismo è impossibile? ma l'autonomia lo è ancora di più

      - invece è vero che la lega nord non centra nulla col tanko, è un errore non bisogna fare
      - è vero anche che una forma di secessione economica è già in atto, conosco molti imprenditori (veneti), che stufi della situazione italiana complessiva, trasporti, tasse, burocrazia, incentivi statali alle grandi aziende e disincentivi macroeconomici e di sistema alle piccole aziende, ecc. se ne sono andati all'estero, esasperati. Io li detesto, ma è in ogni caso una perdita per tutta italia.

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    6. Ugo, questa cosa della dittatura del proletariato fa ridere.
      Siamo nel 2014, c'è la politica, e poi c'è chi fa del cosplay - in Veneto come in qualsiasi altra regione. Sarebbe opportuno dichiararlo prima, magari, anche a sé stessi.

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  12. @Alessandro
    - e chi ha parlato del referendum? Io ti ho riportato un link di un sondaggio, citato da Ilvo Diamanti (non che questo ne aumenti il valore, eh? Era solo per dire che i risultati del "plebiscito" possono essere ignorati). Se invece si potesse fare un referendum con tutti i crismi ne riparleremo.
    - non mi aspetto che si arrivi a federalismo, autonomia o indipendenza per vie "pacifiche" tipo la Cecoslovacchia. Si dovrà per forza passare per una via traumatica, anche se, mi auguro, non violenta: la bancarotta italiana.
    - La secessione economica è legittima, legale e, se conveniente, raccomandabile. Dopotutto uno pensa prima di tutto a se stesso e alla sua famiglia. Tutti gli altri vengono dopo.
    Ma scusa, ammetti tu stesso che se ne vanno esasperati e poi dici che li detesti? Metti un po' di ordine nelle tue idee.

    @Leonardo
    Uuuuuh... non ci si può nemmeno prendere un po' in giro?
    (Ok, lo ammetto, mi ero dimenticato di aggiungere un ";)")

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    1. Certo che ci si può prendere in giro; purtroppo non sei il primo a recitare la parte del veneto ipersuscettibile (maledetti comunisti piattole mangiapane a tradimento perché ci odiate, ecc.), che peraltro esiste quasi solo su internet.

      Comunque ti spiego: auspicare "la bancarotta italiana" perché così il Veneto potrà essere indipendente è un po' come sognare il giorno in cui ci taglieranno gambe e coglioni e recupereremo il peso forma.

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    2. Questa è una tua idea, tutta tua.

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    3. Ma anche tutte le altre, se è per questo. Comunque se parli di indipendenza veneta o stai scherzando, o sei parte dello scherzo. Scegli tu.

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    4. Si sente molto forte la paura che non arrivino più gli schei in busta paga............

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    5. Leonardo, non ho problemi a farmi prendere per il culo in quanto veneto ignorante, suscettibile ed egoista. Ne rido quanto rido di me stesso e vado avanti per la mia strada. Non dirò mai "perché ci odiate", puoi odiarmi quanto vuoi (ok, non lo fai, tranquillo, è solo un'ipotesi), tanto non è un problema mio. Certo che prima fai quel post per dire "ah, siete finiti sott'acqua? ve la siete cercata, così imparate a votare la lega" (perché questa è la nostra colpa, no?), poi questo post in cui deridi -giustamente- quattro mona ma poi li prendi come campione rappresentativo di quattro milioni e mezzo di persone. Non dico sia "odio", chiamiamolo "interesse particolare" toh.
      Per quanto riguarda la bancarotta italiana, la vedo in modo diverso: in primo luogo è una forma di giustizia, si fa morire di fame il leviatano e con lui i suoi parassiti. In secondo luogo è un'opportunità: nel vuoto di potere che si verrebbe a creare le istituzioni locali più efficienti ed autonome si sostituirebbero al potere centrale.
      Magari faccio in tempo a morire senza vedere niente di tutto questo, ma sarebbe interessante.

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    6. Sarebbe interessante. sì, ma molto doloroso per tutti e anche per te.

      Certo che prima fai quel post per dire "ah, siete finiti sott'acqua? ve la siete cercata, così imparate a votare la lega" (perché questa è la nostra colpa, no?),

      Insomma sei di quelli che mi tengono il broncio da quattro anni perché hanno letto in un certo modo un post. Ma non sei permaloso, eh, neanche un po'.

      Prima di dare dei "mona" a quelli che traggono le conseguenze dalle barzellette che racconti tu, dovresti dimostrare di essere più avveduto. Fin qui a mio parere non ci siamo.

      E se hai votato la lega e ti senti in colpa, non è colpa mia. Non c'entro io. Sei tu che ti senti di merda, facci il callo. Hai votato un partito di mona per anni, ti sei fatto fottere per anni, e stai ancora cercando la cosa sbagliata (il giochino dell'indipendenza): sarà fatale incontrare, nel breve-medio, un altro partito di astuti o imbecilli che ti rifotterà di nuovo. Il problema non è senz'altro essere veneto, visto che è successo in tutte le regioni, e non è successo a milioni di veneti. Ma puoi pure continuare a raccontarti che ce l'abbiamo con te perché ti odiamo e vogliamo i tuoi schei. Sarà senz'altro per questo che in quattro anni non si è provveduto a incassare meglio il Bacchiglione.

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    7. Non so che si capisce che scrivo con un tono cazzeggione, ma sarà colpa mia che mi faccio problemi ad usare le emoticon. Non ti tengo il broncio, ti tengo lo sghignazzo. Era tutto sommato prevedibile che qualcuno avrebbe scritto quel che hai scritto tu, e forse non è nemmeno colpa tua, è il Partito che è entrato in te e te l'ha fatto scrivere in estasi profetica ;)
      Avrei dovuto starmene zitto, è vero, ma sai: "perdona i tuoi nemici ma non dimenticare il loro nome" (noooo, non sei mio nemico ufff. Potremmo anche essere amici -ma non lo saremo- e berci una birra ridendo l'uno dell'altro senza offesa, che tanto è da stupidi) forse tu dovresti renderti conto che possiamo chiedere scusa, essere perdonati, ma dobbiamo fare i conti con le conseguenze delle nostre azioni. E comunque, se il problema è solo mio che ho capito male quel che intendevi dire, perché hai rimosso il post? Pubblicalo di nuovo, che almeno ci facciamo quattro risate.
      "Mona" l'ho dato se non mi sbaglio ai quattro artigiani arrestati e lo ribadisco: sono degli idioti se credono che si possa giungere all'indipendenza in quel modo. Le mie conseguenze le ho tratte tre anni fa e sono queste: Data la mia sfiducia totale nel sistema italia (Veneto compreso ed infatti hai ragione: il Bacchiglione ha dato problemi anche quest'anno), so long and thanks for all the fish. Sarà per quello che trovo interessante la prospettiva di un default italiano: suave, mari magno...
      Non capisco da cosa desumi che io mi senta in colpa per aver votato Lega, ma forse sono troppo idiota per arrivarci. Ammetto che la voterei volentieri solo per il piacere di vedere l'effetto che fa su quelli come te, ma sebbene ogni tanto facciano le domande giuste, non riescono a dare altro che risposte sbagliate.

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    8. Ma io non ho rimosso nessun post; anzi l'ho pure ricopiato quando l'Unità ha cambiato piattaforma.
      Dopodiché in quattro anni ho ripetuto la stessa tesi alla noia: c'è un certo ceto politico a cui risulta più conveniente piagnucolare dopo il disastro che fare prevenzione prima. Purtroppo la cronaca mi ha dato un'abbondante fonte di conferme.

      Non credo che tu abbia semplicemente capito male: è che un certo tipo di interpretazione permalosa è funzionale a un certo tipo di conservazione ideologica (ce l'hanno tutti con noi perché noi produciamo di più e ci lamentiamo di meno ecc. ecc.)

      Fatto sta che continuate a lamentarvi, e le casse d'espansione in quattro anni non si sono fatte: sarà senz'altro colpa dell'Europa, della crisi, di tante cose, e non dei vostri governanti (che vi governerebbero anche in caso di indipendenza - a meno che non stiate conservando dei dogi ibernati da qualche parte).

      Ora, tu definisci "mona" degli artigiani che vogliono l'indipendenza sparacchiando da una ruspa: a te invece basta che il sistema Italia vada in bancarotta, compreso me, così dopo potrai baloccarti col tuo staterello da rinascimento. Non avertela a male se preferisco i mona: tu non vuoi sparare, ma mi vuoi sul lastrico. Tieni pure per sicuro che molti milioni di italiani (veneti compresi) non hanno la minima intenzione di rovinarsi per dare alla repubblica veneta una seconda possibilità: e che, testato il potenziale strategico-tattico e la volontà di resistenza dei vostri patrioti, il problema è già archiviato.

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  13. Dai suvvia, la bancarotta italiana non ci sarà senza la bancarotta europea e di conseguenza americana e di conseguenza mondiale... Smettiamola di credere alle favole apocalittiche di fine millennio spacciate a più non posso da Casaleggio & Co...
    Quello che sta accedendo è forse anche peggio della bancarotta, dell'italia e/o mondiale! E' un lento e progressivo arretramento economico e sui temi dei diritti, dell'ambiente e della cultura di contro al lento emergere del terzo mondo... Di fronte a questi movimenti planetari non ci si improvvisa neo Svizzara, nemmeno il Veneto, ne sono profondamente sicuro, ci manca il CV per farlo, competenze, personalità e relative banche.
    Cerchiamo invece di darci da fare per migliorare la nostra Regione e la nostra Nazione, nel nostro piccolo cercando di sviluppare il vero tema del futuro: la sostenibilità.

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    1. Sostenibilità: tipico tema della casaleggio associati.
      Altro grillino che ci regala perle di saggezza

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    2. un grillino che ti da del grillino anche se parli malissimo di grillo: nuova frontiera del trollismo!

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    3. Alessandro, quando hai finito di ripassare i congiuntivi, studia anche gli accenti....

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    4. Caro anonimo delle 23:03, sappi che non ci si improvvisa Svizzera nemmeno con gli accenti sul verbo dare.
      Beati i poveri d'accento, di essi sarà il regno delle tastiere anglofone.

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    5. identificazione di refusi ortografici ossessiva compulsiva: altra frontiera del trollismo (lo so, devi farlo)

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    6. Ignorantia ad abundantiam

      Ecco la ragione che sta alla base di questo triste periodo.
      Congiuntivi questi sconosciuti, accenti messi a caso, vero Alessandro/Anonimo?

      Poi è ovvio che se a correggervi è il maestrino con la penna rossa tutto bene, evviva il maestrino, maestrino accetta le nostre scuse, madama la marchesa, maestrino hai ragione e per il maestrino trasformiamo i verbi da intransitivi a transitivi....
      Se a correggervi è un anonimo subito lo bollate come grillino ossessivo compulsivo.
      Continuiamo con la nostra auroreferenzialità, del resto ha dato ottimi frutti no?

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    7. la tpica identificazione di refusi ortografici al posto dell'interlocuzione farà parte del manuale che vi dà l'azienda per la contaminazione virale"? (di solito si accompagna anche alla frase: tu devi essere uno studente delle medie perchè le idee che esprimi sono puerili, et simila) in questo caso devi sbarcare il lunario e ti capisco, non puoi stare a ragionare tanto, soprattutto su cose di cui non t'importa nulla, hai un lavoro da svolgere.

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    8. Caro Anonimo professore, capisco che tu sia abituato solo a fare domande e capisco quindi che tu preferisca prendere la tangente invece di rispondere ai contenuti. Per farlo bisogna infatti essere in grado

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  14. I ragionamenti fatti da ugofc81 si basano su quattro presupposti a mio giudizio sbagliati
    1) La maggioranza dei veneti vuole l'indipendenza e/o l'autonomia.
    2) Il Veneto è sfruttato dallo stato italiano
    3) Se uno vota cattivi amministratori poi non ha colpa
    4) Gli italiani odiano i veneti

    1) Ma quanti sono 'sti veneti che vogliono l'indipendenza? A giudicare dai recenti risultati sono quattro gatti, una ristretta minoranza. Non sono molti di più dei pisani che urlano contri i fiorentini i propri rancori vecchi di cinque secoli. Potrei farti una lunga lista (dal porto all'aeroporto) delle leggende che si son create in merito ad un supposto "odio" dei fiorentini verso i pisani, tutte cose non vere e nate da banalizzazioni di problemi complessi.
    2) Le tasse in Veneto non sono più alte che in Campania o in Toscana, né gli interventi pubblici in Veneto sono minori che in Campania o in Toscana.
    3) Se voti un politico che non manutiene gli argini, poi non ti sorprendere che il fiume straripi: alle prossime elezioni vota qualcuno che si prenda l'impegno di manutenere gli argini e non te la prendere con chi te lo fa notare.
    4) Non credi di darti un'importanza che non hai? L'italiano medio non odia i veneti come categoria semplicemente perché ha di meglio da fare. Anche Milosevic ha basato la propria retorica sul fatto che nel mondo c'era un complotto anti-serbo e che uomini e donne di tutto il pianeta passavano le proprie giornate a lambiccarsi il cervello su come danneggiare la Serbia, ombelico del mondo. Il mondo non ha ombelichi e gli italiani non odiano i veneti in particolare così come non odiano i serbi o gli argentini.

    C'è poi chi scrive che l'indipendenza veneta non è un no all'Euro. Si da il caso che per il Veneto valga la stessa cosa delle Fiandre o della Catalogna: i nuovi stati sarebbero fuori dall'Euro e da Schengen e dovrebbero contrattare l'ingresso come tutti gli altri e che di solito il tempo tecnico di attesa è di circa due anni. Quindi un Veneto indipendente avrebbe visti per entrare in Europa e niente Euro, a meno di non adottarlo unilateralmente come il Montenegro: hanno gli indipendentisti fatto scorta di valuta pregiata onde gestire un'adozione unilaterale?

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    1. Caro Claudio ...
      1) Non c' è veneto che non voglia l 'indipendenza o l' autonomia, non ce ne sta proprio uno , e visto che i al veneto dalle uova d' oro l' autonomia non la daranno mai hanno deciso in massa i veneti di prendersi l ' indipendenza .I sondaggi fatti dalla stampa italiana hanno dimostrato più volte che l' 85 % veneti almeno vorrebbe l' indipendenza dall' italia , il plebiscito .eu al momento del sondaggio digitale ha superato le aspettative raccogliendo più dell' 86% dei voti favorevoli degli aventi diritto al voto . Esistono solo in veneto almeno 15 movimenti indipendentisti , ogni anno si celebra a cittadella la celebre FESTA DEI VENETI che conta centinai di migliaia di visitatori , esistono vocabolari di lingua veneta tradotti in inglese e sono disponibili per esempio in inghilterra come in gemania ed in america .
      2)Il veneto non è sfruttato dallo stato italiano ...il veneto è impoverito ed umiliato dallo stato italiano .Le tasse sono uguali ovunque ? sbagliato ! Le tasse comunali sono diverse in ogni comune della penisola ..e sono le più care !!! Lo stato preleva il suo grosso contributo con l 'iva e tassando le aziende ... . Bene ...il veneto è la regione con più partite iva in italia ...perciò la più tassata e la più ingiustamente umiliata (anzichè promuovere l' impresa lo stato umilia con tasse gli imprenditori e con cavilli burocratici che rallentano o impediscono l' iter commerciale ).
      3) dare fiducia ad un politico che voti ascoltando le sue promesse elettorali...il cittadino non ha colpa se poi il politico (come sempre avviene)non mantiene la parola data (e forse anche per questo motivo sono nati gli indiependentisti,nati dalla consapevolezza che la politica italiana è inutile..percciò..perchè non farne una nostra veneta?) ...
      4) Potrei leggerti "solamente" qualche libro sugli insulti razziali nei confronti dei venti , oppure potrei citarti una montagna di film italiani in cui vedi il veneto ubriacone ed ignorante coltivatore e le loro donne tutte prostitute o donne facili (a casa mia questo è offensivo di solito e lo può essere per tutti ) .
      5) Hai parlato di euro e il veneto indipendente non potrebbe essere dentro l ' euro ?Bene..risponderò anche a questo con molta franchezza .... Ma chi ci vuole rimanere dentro l ' euro ? La germania ha cominciato a stampare il marcdo di nuovo circa due anni fa ....perchè ?....la francia vuole uscire dall 'euro , un pò tutti i paesi membri vogliono uscire dall' euro perchè con le leggi europee ci hanno impoveriti tutti e hanno rallentato le economie locali di tutta l' eurozona . Guardiamo l ' islanda che invece si è tolta dall' euro ...oggi è un paese che cresce senza sosta , al contrario dei paesi europei che soffrono di una crisi spaventosa o sono in recessione ...o addirittura come l ' italia sono al default quasi annunciato .
      Detto questo ti invito a venire alle nostre riunioni di indipendenza veneta che per causa poco spazio siamo costretti a fare in hotel e sale congressi , ti invito a respirare l ' aria che quì respiriamo tutti i giorni , forse allora potrai farti una idea del nostro stato d' animo , del perchè ci sentiamo già una nazione veneta , del perchè la nostra storia millenaria non potrà essere cancellata con un colpo di spugna da uno stato italiano che nella sua storia non ha quasi mai avuto un governo eletto dal popolo , ma solo tecnocrati e mafiosi .

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  15. 2) se davvero è come dici tu, allora che ogni regione d'ora in poi sopravviva con le proprie tasse, no?

    ps. gli aiuti pubblici in Veneto vengono spesi in maniera leggermente differente che in Sicilia

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  16. torno su questo post, perchè ieri mi sono vista al cinema "Piccola patria". e secondo me vale la pena di vederlo, per capire un po' questo luogo alieno (per molti) che è il veneto.

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  17. w il veneto libero !!!!! da nord a sud stiamo assistendo ad una primavera italiana ...movimenti indipendentisti nascono ogni giorno per liberarsi dal giogo della corruzione italiana .(al nord : veneto libero, friuli libero , trieste città libera , trentino freiheit ecc ---- al sud : città libere del sud , movimento dei briganti , sud libero , sicilia indipendente , movimento sardista , sardegna libera , ecc.... ) Con quale titolo voi giornalisti parlate di unità ?

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  18. Chi vive in veneto , chi vive il veneto sa bene che quì non ci sentiamo italiani, anzi... a dire il vero non ci siamo mai sentiti italiani da quando siamo stati annessi irregolarmente con il referendum truffa del 1866 all' italia dei piemontesi ( che qualche anno prima avevano invaso il sud italia con la forza e con l ' aiuto degli inglesi ...provocando una guerra ed una resistenza contro l' italia durata almeno dodici anni .....denominando i partigiani che difendevano le loro terre dall' invasore italiano con nomi come briganti .) l 'italia non è mai stata unita ...ne regolarmente ne irregolarmente, dobbiamo con mezzi pacifici ritrovare la libertà .

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